martedì 15 ottobre 2019

A caccia di foglie

E' autunno, ormai. E sebbene il sole ci regali splendide giornate, ci siamo tutti accorti del suo arrivo  anche con scroscianti piogge. Così la maestra Giuseppina stamattina ha portato i bambini in uno dei nostri giardini, quello vicino alla biblioteca, per raccogliere delle bellissime foglie.
Per raccogliere e basta? No, per OSSERVARE.
Osservare è un po' la prima parola d'ordine dello scienziato, del conoscitore, del semplice curioso. E a noi piacciono i curiosi!... Senza osservazione, non possiamo sapere come funziona un oggetto, un essere vivente, un fenomeno atmosferico...Non possiamo ipotizzare cosa può succedere in natura...

Per osservare, indubbiamente, servono i nostri sensi. Così, i nostri 21 si sono trovati a mettere alla prova i loro sensi, partendo dall'osservazione delle foglie. Che forma hanno? Qual è la loro grandezza? E il colore? Piccole o marcate differenze che ci consentiranno di capire pian piano cosa vuol dire classificare, ordinare, sistemare...

C'è stato anche il tempo per cominciare a ragionare su un piccolo esperimento. Tra le foglie raccolte, alcune scricchiolavano, altre no: perché? "Perché è così?"...no. "Perché lo dico io?"...no, di nuovo. Ogni volta che voglio dare una mia versione dei fatti, devo MOTIVARLA, devo cioè avere delle prove di ciò che sto affermando. E così ci accorgiamo che, anche se siamo partiti da una piccola foglia secca, stiamo raggiungendo un obiettivo davvero alto.




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