Oggi, 2 ottobre, festa dei nonni. Così il programma è leggermente variato, con una graziosa canzone di Piumini e Caviezel, tratta da Il mattino di zucchero (consigliatissimo, peraltro: molto carino). Il titolo è La canzone dei nonni
Qui il testo:
Ci sono mamme doppie e dei doppi papà,
di solito hanno più di cinquant’anni,
giocano coi bambini, li cullano nei sonni e sono i nonni.
Rit.: Avere nonne e nonni è una fortuna, però solo se sanno parlare della luna.
Ci sono donne vecchie e dei vecchi papà,
che sembrano parlare con saggezza,
hanno molti ricordi e misteriosi cenni e sono i nonni.
Rit.:
Ci sono donne grandi e dei grandi papà,
che hanno un po’ di bianco nei capelli,
raccontano le storie, dicono ninne nanne e sono i nonni.
Rit.:
E questa è la musica, che abbiamo ascoltato e riascoltato e poi rifatto con la chitarra (i bambini hanno cantato il ritornello). Nel frattempo, ogni bimbo ha disegnato e colorato pensando ai nonni che ci sono e a quelli che non ci sono più...
Ma le cose da fare, in questi due giorni, non sono mancate. Intanto, è arrivata la prima linea del tempo con la maestra Giusy. E' lì che si mettono i fatti accaduti PRIMA e DOPO, si inizia a pensare a quello che con una parola difficile si chiama ORDINE CRONOLOGICO.
Ad Italiano - a proposito, abbiamo cominciato a chiamare il quaderno delle letterine "quaderno di italiano": ci proviamo - è arrivata la A. Come si fa la A? Si scende dalla cima di una montagna e si torna indietro. Poi con un elicottero si torna sulla vetta e si riscende dall'altra parte. Alla fine una bella linea orizzontale. Quindi ci sono la E, la I e la A. E' il momento di fare un piccolo dettato di vocali.
Stamattina, infatti, abbiamo provato a SCRIVERE realmente per la prima volta. Stavolta non si trattava più di copiare ma di sentire un suono, capirlo e tradurlo in segno: scrivere, appunto.
Oppure (più difficile) fare la stessa cosa con più suoni: AI, AIE, IEI... Risultato molto buono, per essere il primo tentativo. Ma lo rifaremo a breve.
Dopo la mensa e la meritatissima pausa (di cui vediamo una diapositiva) 😃, ci siamo divertiti con un paio di giochi niente male.
Il primo: catene di rime e storie assurde
Partendo da una parola stimolo (ad esempio: carrello), i bambini hanno proseguito con altre parole italiane che finiscono con -ELLO (pennello, gioiello, cancello, pennarello...) e poi ancora -ETTO, -ONE, - INO. Nascono le storie strambe: Un bambino incontrò Paperino mentre un assassino con lo spazzolino lavava i denti a un pinguino. Intanto, un tacchino sul vasino faceva la cacca col suo sederino... etc etc
Il secondo: quante ne ho nascoste?
Continuando con il gioco dei bambini in tenda, riecco i nostri 5. Questa volta, il gioco consisteva nell'indovinare (un alunno alla volta) quante cannucce avesse nascoste dietro la schiena il maestro. Tre in mostra? 2 dietro la schiena. 4 in mostra? 1 soltanto dietro la schiena.... Molto, molto bravi.
Il maestro ci ha viziati! Due giorni senza blog ed eravamo già in astinenza! La canzoni per i nonni, per chi li ha lontani, è stato un bel regalo da condividere con loro. Grazie
RispondiEliminaRisposta in ritardo... Spero sia proprio servito. :-)
EliminaGrazie davvero.
RispondiEliminaE' quasi come essere lì con voi... bellissimo!
:-D
RispondiEliminaColgo l’occasione per ringraziare il maestro Roberto per l’impegno e la passione, oltre alle energie e il tempo che sta impiegando con questa iniziativa originale, che ci consente di venire a conoscenza dettagliatamente di quello che succede in classe, del modo di lavorare e di una miriade di altre informazioni che non avremmo mai potuto conoscere se si fosse limitato, come si fa normalmente, a riportare il programma svolto, in forma telegrafica, sul registro online.
RispondiEliminaPer noi genitori, questa del blog, è una risorsa importante anche perché ci mette in condizione di replicare a casa, pur senza forzare la mano, alcuni giochi didattici, unendo l’utile al dilettevole.
Sara, quando un paio di volte gli ho proposto giochi analoghi a quelli delle cannucce, ha accettato di buon grado e si è divertita, rinforzando e confermando quanto fatto in classe (si è un po’ persa di entusiasmo, invece, quando siamo passati alle scomposizioni polinomiali 😁).
:-D Grazie mille! E' proprio così!
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